Weekend in vigna: le 5 zone vinicole venete da riscoprire

Cinque itinerari da riscoprire per un weekend tra le bellissime vigne venete: dalla colline del Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene all’eleganza dei Colli Berici, un percorso tra vino e storia
Di Marco Grigis
25 Febbraio 2025

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Con la primavera ormai alle porte, e le giornate che iniziano lentamente a farsi più lunghe, non vi è migliore occasione per regalarsi un weekend in vigna. Magari alla riscoperta delle cantine tipiche del Veneto, una delle zone d’Italia maggiormente benedette dal vino, dove immergersi in un’esperienza di degustazione davvero unica. Dalle bollicine che da sempre caratterizzano il Conegliano-Valdobbiadene, passando per i rossi robusti ormai simbolo delle zone del Piave, il Veneto offre la possibilità non solo di sperimentare percorsi di degustazione inediti, ma anche di lasciarsi affascinare dalla sua incredibile storia gastronomica. Ma quali sono le 5 zone vinicole venete da riscoprire?

Conegliano-Valdobbiadene: alla scoperta del regno del Prosecco

Panorama sui vigneti della Strada del Prosecco, tra Conegliano e Valdobbiadene. Massimiliano Trevisan/123RF

Non si può parlare del Veneto, senza che alla mente balzi il suo iconico Prosecco DOCG, uno dei vini bianchi più apprezzati non solo in Italia, ma anche a livello internazionale. Ed è proprio in questa regione che, tra le colline dell’alta provincia di Treviso, si produce il celebre Conegliano-Valdobbiadene.

Dal 2019 patrimonio UNESCO, le colline che danno vita a questo prosecco sono note sin da tempi antichissimi, tanto che già nel VI secolo Venanzio Fortunato, vescovo di Poitiers, le definiva “la terra in cui eternamente fiorisce la vite”. E non di certo senza ragione: il Prosecco Superiore prodotto in questa zona, si tratti di un Brut o di un Extra Dry, offre una sensazione unica al palato e all’olfatto, con un vino leggero dalle note fruttate di mela verde, pera e rimandi floreali.

Da Conegliano a Vidor Valdobbiadene, passando per San Vendemiano, Colle Umberto, Vittorio Veneto, Tarzo e molti altri comuni ancora: sono decine e decine le cantine da visitare, per un weekend che rimarrà di certo impresso.

L’aroma vulcanico dei vini dei Colli Euganei

Panoramica dei Colli Euganei, tra natura e tradizione vinicola. Marco Dario/123RF

Per chi si trova nei pressi di Padova, invece, l’occasione è ghiotta per un fine settimana immersi nei Colli Euganei. Questi rilievi di antichissima origine vulcanica, che sorgono isolati sulla pianura veneta centrale, hanno permesso nei secoli di perfezionare la coltivazione di viti particolarmente aromatiche.

Le caratteristiche tipiche di questo territorio offrono infatti ai vini una forte componente minerale, che li rende immediatamente riconoscibili. Dal Fior d’Arancio, un Moscato giallo da provare sia secco che dolce, passando per i Merlot e i Cabernet Sauvignon, vi è davvero l’imbarazzo della scelta. E le numerose cantine che colorano il territorio sono immerse nel Parco Regionale dei Colli Euganei, per lasciarsi ammaliare dalla bellezza di una natura senza tempo.

I vini avvolgenti della Valpolicella

Scorcio panoramico sulla Valpolicella, tra vigneti e il Lago di Garda. Davide Guidolin/123RF

Nel cuore delle Prealpi Veronesi, in un’area che sfiora le rive dell’Adige, sorge una speciale zona collinare: la Valpolicella. In questa zona, che si estende per ben 240 chilometri quadrati, da secoli si coltivano dei vini speciali, caratterizzati da una forte presenza sul palato e dall’aroma avvolgente.

Il più noto è di certo l’Amarone, un rosso iconico, ricco e dalla generosa gradazione, che si ricava dall’appassimento delle uve corvina, rondinella e molinara. Ma non è di certo da meno il Valpolicella Ripasso, con le sue note di frutta rossa e il suo gusto balsamico. Un weekend in Valpolicella significa riscoprire numerose cantine, immerse nel verde e nella storia di antichissime cantine venete. Un viaggio tra gusto e tradizione, dove anche ammirare i tradizionali processi di appassimento delle uve.

Il Raboso, il protagonista della strada del vino del Piave

Grappoli d’uva lungo le rive del Piave, terra del Raboso. 123RF

Lungo le rive del Piave, nelle zone di viticoltura che si estendono da Treviso a Venezia, si producono dei vini dal carattere forte e genuino. Come ad esempio il Raboso, un rosso intenso, con note che ricordano la frutta matura, quali ciliege e prugne. Perfetto da abbinare alla selvaggina locale, soprattutto se invecchiato, il Raboso è un vino tradizionale che non lascerà di certo delusi. In alternativa, si può provare il Carmenère, un vino più morbido dalle note che ricordano il cacao.

Le cantine che sorgono in questa zona sono immerse in una forte tradizione locale, tra antichi racconti e storie di un territorio che, nel corso del 1900, ha visto la devastazione della Grande Guerra. Un’esperienza non solo enogastronomica, ma anche storico-culturale.

L’eleganza dei Colli Berici

I Colli Berici visti da Castegnero, tra colline verdi e tradizione vinicola. Mario Bonotto/123RF

Infine, un weekend tra le vigne del Veneto non può che far tappa sui Colli Berici, che sorgono nella provincia di Vicenza. Qui sarà possibile provare il Tai Rosso, la rivisitazione locale del Tocai Rosso: un vino leggero, dall’aroma di lampone e dalla freschezza unica. Ma anche il Cabernet Franc e il Merlot, caratterizzati da un gusto intenso che solo i territori di questa zona possono garantire.

Le numerose cantine che sorgono in questa zona sono spesso ricavate da ville e cascine storiche e garantiscono, oltre al gusto di un buon vino, anche viste mozzafiato.

In definitiva, aromi indimenticabili, gusti intensi e la grande storia di vigne antichissimi: un weekend tra le vigne venete è sinonimo di buon vivere, borghi mozzafiato e grande ospitalità.

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